La stagione di pesca alla trota in torrente è iniziata e con essa le classiche difficoltà dovute al periodo invernale, quali alta pressione, livelli bassi e temperature rigide.
Il protagonista del video, l’esperto Silvio Fattori, cercherà di sfruttare quelle che sono le ore più calde per la pesca in un torrente di media collina per ottenere risultati migliori e catture più avvincenti.
La preda ambita della giornata di pesca è la trota selvatica, vero obiettivo della sessione. Come ci spiega lo stesso protagonista, per la pesca alla trota in torrente, è indispensabile disporre dell’equipaggiamento migliore per poter affrontare uno spot così particolare.
Stivali a tutta coscia per potersi muovere con tranquillità e comodità lungo il torrente ma soprattutto gilet multi tasche. Quest’ultimo è indispensabile per portare sempre con sé tutto il necessario per la pescata, ovvero ami, scatole di corone già pronte, accendino, colla a caldo per porre rimedio ad eventuali problemi all’apicale della canna, qualche pallettone, segna filo, scatole contenenti ami di misure varie e una scatola di esche. Questo gilet è un accessorio di grande utilità per la tecnica di pesca in questione e per essere pronti velocemente a qualsiasi evenienza.
Il protagonista non esita a mostrare l’attrezzatura e la sua preparazione per l’inizio della pescata di oggi.
La preparazione della lenza ricopre un ruolo importante se non fondamentale per questa tecnica. Corona, girelle e ami vengono sapientemente preparati al meglio per assicurare una riuscita vincente e la cattura di prede importanti.
Le sponde del torrente vengono studiate dal protagonista, che si accinge a mettere in pratica tutta la sua esperienza riguardo la pesca della trota in torrente.
Pochi minuti dopo, infatti, la prima trota selvatica della giornata viene catturata. Si tratta di una bellissima trota fario della lunghezza di 27 centimetri circa. Un pesce importante considerato il corso d’acqua sul quale il protagonista ha deciso di testare la sua attrezzatura. La prima preda viene immediatamente rilasciata nel suo ambiente naturale per poter continuare la sessione di pesca.
L’acqua gelida del torrente rende la pescata più difficile del previsto ma non per questo meno divertente o affascinante.
Il protagonista pesca risalendo il torrente, come vuole la tecnica di oggi. Lo studio di ogni singolo anfratto è d’obbligo, anche se gli spot migliori sembrano essere quelli più profondi, come buche naturali e briglie artificiali entrambe caratterizzate da buona profondità.
La pescata si può svolgere anche sotto qualche ostacolo sommerso, tenendo sempre d’occhio, però, quelle che sono le postazioni più profonde.
Nonostante le difficoltà dovute alle temperature rigide, la sessione di pesca si rivela essere un vero successo. Molte sono le trote che si susseguono e che mangiano sulle esche proposte dal protagonista, per lo più lombrichi.
La taglia, media e piccola, delle trote selvatiche e i loro inconfondibili colori rendono la giornata ricca di emozioni e di soddisfazione.